Esposizione di pittura, mostra fotografica, musica, intrattenimento per i più piccoli in una piazza Municipio gremita di gente.
Ottimo successo per la “Festa del Rifugiato”. L’11 luglio è andata in scena una giornata di sensibilizzazione ed integrazione per i beneficiari del progetto Sai di Sant’Elia a Pianisi che hanno avuto modo di farsi conoscere e sensibilizzare la comunità al proprio ‘mondo’ in Piazza Municipio.
L’RTI ASSeL-Assistenza e Lavoro, Agorà, cooperativa sociale, Wac-Welcome agenzia di Comunicazione e lavoro e Uci provinciale, è ente gestore di quattro Progetti SAI tra Campobasso e provincia, in particolare nel Comune di Sant’Elia a Pianisi, il progetto Sai ospita 20 beneficiari. Da alcuni anni l’attività Sai (Sistema di Accoglienza Integrata) a Sant’Elia a Pianisi prosegue alacremente al fine di incentivare inclusione ed integrazione. L’obiettivo, infatti, alla base dei Sai è l’accoglienza, la tutela, e l’integrazione dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di protezione sussidiaria o umanitaria.
Ai beneficiari l’attenzione dell’equipe multidisciplinare è costante. L’attività di sensibilizzazione si pone l’obiettivo di invitare le persone a riconsiderare e ad apprezzare la propria routine contrapponendola al dramma di quanti, rifugiati e sfollati, hanno perso ogni singola cosa che faceva parte del proprio Mondo: casa, affetti, certezze quotidiane.
L’avvio intorno alle 19 con i consueti saluti istituzionali. Ad aprire le danze per la Wac- Welcome agenzia di Comunicazione e lavoro, Giusy Iachetta, che ha ringraziato tutti a vario titolo, a nome dell’ente gestore dei progetti, ponendo l’accento sulla sinergia delle istituzioni sul territorio. A seguire l’intervento della coordinatrice del progetto Sai, Annarita Fagnano, che ha sostenuto l’importanza di tali eventi e attività orientate all’integrazione a all’inclusione dei migranti presenti sul territorio, un momento di socializzazione e di conoscenza dell’altro, oltre che una grandissima opportunità di inclusione per i beneficiari dei Progetti SAI.
Successivamente l’intervento delle forze dell’ordine con il maresciallo Nunzio Fanelli che ha sostenuto la piena disponibilità sul territorio. A chiudere il vicesindaco Diana Stella che, da subito, ha mostrato interesse verso l’iniziativa, parlando di Sant’Elia come “Casa”, “rifugio” per tutti coloro che hanno un vissuto particolare che, vanno integrati e accolti, nella giusta maniera.
Piazza Municipio gremita è stata teatro di arte con l’esposizione di pittura realizzata dai beneficiari Sai nel corso delle proprie attività, nonché la mostra fotografica ‘Il sogno di una speranza’ a cura del maestro Aldo Marrone che, nei suoi scatti, ha voluto riprendere il tessuto quotidiano e gli attimi salienti dei protagonisti. Un momento di intrattenimento musicale a cura del gruppo “Duo Cane”, angoli ricreativi con la gastronomia tipica dei Paesi di origine dei beneficiari, e tante treccine “African braids” ad opera delle beneficiarie, una vera e propria arte particolarmente apprezzata dalle teenager. I bambini, inoltre, sono stati i veri protagonisti con mascotte, bolle di sapone e zucchero filato a cura della ludoteca “Animatti” di Campobasso. L’intera cittadinanza ha partecipato con entusiasmo al momento di inclusione.
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